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RH199 RHCSA: Come mi sono trovato partecipando al corso

Alessandro Rossi
RHCA Certified Instructor
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Partecipare ad un corso in aula è sempre un’esperienza che aggiunge qualcosa al nostro bagaglio di conoscenze, permette di preparare al meglio un esame di certificazione, ma è davvero solo questo?

Dopo il mio ingresso in EXTRAORDY, ho avuto la fortuna di poter partecipare come studente al mio primo corso in aula Red Hat, RH199 (RHCSA – Rapid Track Course), che accorpa gli argomenti relativi ai due corsi RH124 (Red Hat System Administration I) ed RH134 (Red Hat System Administration II), tenuto dal Red Hat Certified Instructor e collega Valentino Uberti. 

La natura del corso richiede all’istruttore un’ottima e sapiente organizzazione per poter gestire al meglio l’aula rispettando la roadmap del training, che si presenta con una forbice di argomenti che spazia dai concetti ed i comandi base di Linux (sistemi Red Hat e non) fino alle nuove esclusive funzionalità implementate in Red Hat Enteprise Linux 8.

Dal punto di vista dello studente è invece richiesto un grande sforzo di collaborazione e partecipazione al fine di rendere il più proficuo possibile ogni minuto trascorso in aula.

Sono stati infatti quattro giorni intensi, carichi di nozioni e di tanta, tanta pratica, erogata attraverso esercizi guidati e laboratori dove è possibile confrontarsi con quanto si è appreso fino a quel momento, con una valutazione finale volta ad evidenziare eventuali punti da approfondire.

L’importanza di questi momenti di confronto è cruciale al fine di assimilare e rendere propri gli argomenti presentati; la struttura composta da lezione frontale e laboratori si rivela infatti fortemente vincente per permettere allo studente di recepire ed applicare al meglio quanto viene esposto durante la spiegazione, in ottica di preparazione all’esame EX200, che essendo completamente performance oriented richiede una grande attenzione e dovizia di particolari nell’esecuzione dei task richiesti.

Grazie alla sua preparazione ed alla sua professionalità, Valentino è riuscito in maniera egregia a conciliare il rispetto del timing con l’apprendimento dei concetti esposti da parte dell’aula, rendendosi disponibile per chiarimenti ed approfondimenti.

La sua esperienza e competenza hanno permesso di dare il giusto taglio all’esposizione di argomenti cruciali e di maggiore complessità che si sono incontrati nelle varie giornate, corredando l’esposizione con numerosi esempi e consigli per memorizzare ad esempio comandi particolarmente complessi e  permettendo così di migliorare la comprensione e l’apprendimento di diversi passaggi, potenzialmente ostici, incontrati durante il training. 

L’esposizione degli argomenti, nonostante i tempi stringenti, è stata più che completa ed accurata; in tutti e quattro i giorni infatti, nulla è stato lasciato al caso e non sono mancate preziose informazioni e suggerimenti per affrontare al meglio ogni singolo argomento.

Trattandosi inoltre di un corso pensato per un’aula che abbia già una discreta esperienza nel campo dell’amministrazione di sistemi Linux, è stato molto interessante e molto stimolante poterne calare i contenuti in un contesto di esperienza lavorativa quotidiana, fornendo una chiave di lettura ed un punto di vista diverso riguardo a problematiche affrontate nelle giornate ‘tipo’ in ufficio.

Troppo spesso, infatti, la necessità di concludere le proprie attività in tempi brevi e quindi la mancanza del tempo necessario da dedicare ad analizzare a fondo ciò che viene quotidianamente, porta a mettere in pratica, in maniera quasi automatica, quelle che si ritengono essere ‘best practices’ che di fatto ‘best’ non sono affatto!

Il successo di un simile approccio è testimoniato dalla reazione dei partecipanti nello scoprire magari di aver utilizzato un comando per mesi, o anni, al minimo delle sue potenzialità.

O di aver investito una spropositata quantità di tempo ed impegno in attività che potevano essere facilmente automatizzate o eseguite con molto meno sforzo conoscendo ed utilizzando al meglio la tecnologia in proprio possesso.

In quest’ottica, una certificazione Red Hat non è una semplice attestazione di un esame superato, bensì rappresenta una garanzia che lo studente ha appreso e fatto proprie le best practices raccomandate da Red Hat ed è in grado di applicarle e trasmetterle al proprio gruppo di lavoro, oltre ad essere un riconoscimento autorevole ed un’attestazione dell’acquisizione di competenze chiave nella gestione di un sistema.

Venendo al valore aggiunto apportato da un training di qualità, questo è immenso. Vista infatti la natura ‘hands-on’ degli argomenti trattati, il poter essere seguiti oltre che nell’esposizione degli argomenti del corso, anche durante le esercitazioni guidate ed i laboratori permette di chiarire subito eventuali dubbi o colmare eventuali lacune che dovessero emergere, qualora invece si decidesse di affrontare in maniera autonoma un percorso di certificazione.

Per rispondere alla domanda iniziale, no, non si tratta solo di un corso propedeutico alla preparazione di un esame di certificazione, è una vera e propria esperienza formativa a 360° di alto livello che vale sicuramente la pena di sperimentare, al termine della quale, con grande probabilità, starete già scegliendo il prossimo training da seguire in aula!

Per maggiori informazioni relative ai corsi menzionati nell’articolo, di seguito potete trovare dei link alle pagine dedicate del nostro sito.

Sul sito potrete trovare tutte le informazioni necessarie presentate dai Red Hat Certified Instructor di EXTRAORDY, i pre-requisiti e gli obiettivi dei singoli esami, oltre ad avere la possibilità di verificare le prossime date previste per le sessioni di training e richiedere di essere contattato per avere maggiori informazioni o prenotare un posto per il corso in aula.

RH124 – Red Hat System Administration I

RH134 – Red Hat System Administration II

RH199 – RHCSA Rapid Track Course

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Alessandro Rossi